ACCORGIMENTI QUOTIDIANI PER RIDURRE I LIVELLI DI BASE DELL’ANSIA DOPO UN EVENTO TRAUMATICO
Accorgimenti quotidiani per ridurre i livelli di base dell’ansia dopo un evento traumatico

Innanzitutto cosa intendiamo per trauma e per evento traumatico?
Per trauma intendiamo una ferita emotiva e per evento traumatico, l’esperienza che lo provoca. Si tratta cioè di un evento che mette in pericolo la vita o suscita dolore, malessere, paura, angoscia senso di impotenza in chi lo subisce.
L’evento traumatico può lasciare spaventati e vulnerabili e sconvolgere davvero la vita. Fortunatamente si può superare, ma ciò non significa dimenticarlo o ricordarlo con totale indifferenza.
Quando viviamo un evento minaccioso o spaventoso, il nostro organismo si predispone ad “attaccare o fuggire” dalla minaccia e cerca di proteggerci in maniera automatica.
Se la minaccia non è grave ed è di breve durata, l’organismo torna alla normalità, mentre se la minaccia è stata grave o se il pericolo o la situazione stressante persiste, l’organismo rimane in costante stato di allerta, pronto a reagire immediatamente.
In questo stato cronico, risultano aumentate la frequenza cardiaca, la frequenza del respiro e la tensione muscolare, mentre risulta diminuita la capacità di concentrarsi e di prendere decisioni. La persona dunque vive in compagnia di sensazioni piuttosto fastidiose e invalidanti con un frequente peggioramento della qualità di vita.
Chi si è reso conto di avere reazioni anomale e ha cercato aiuto in uno specialista della salute mentale è già sulla buona strada, perchè cercare di superare da soli una situazione simile spesso risulta piuttosto complicato.
Possiamo comunque adottare accorgimenti quotidiani per gestire meglio le nostre reazioni e per aiutarci a padroneggiare meglio le situazioni e diminuire il malessere percepito in seguito ad un evento traumatico.
Essi sono:
- Mangiare cibi sani. Sembrerebbe facile, ma quanti di noi lo fanno davvero? Una dieta sbagliata e ricca di grassi e zuccheri raffinati può aumentare i nostri livelli di stress
- Fare regolarmente esercizio fisico, ad esempio passeggiare, correre, nuotare o andare in bicicletta ecc.. L’esercizio fisico aiuta ad eliminare le sostanze chimiche, tra cui adrenalina che è responsabile della nostra attivazione
- Riposare abbastanza. Il riposo aiuta ad aumentare le riserve di forza e di energia
- Fissare una routine quotidiana e cercare di seguirla, ad esempio andare a letto e svegliarsi ad orari prestabiliti. Seguire uno “schema” di attività è importante per sentirsi padroni della propria vita e funzionare meglio. E’ importante però non avere assolutamente fretta e non pretendere troppo da se stessi, per non ottenere l’effetto opposto
- Chiedere sostegno e aiuto alla propria famiglia, agli amici, ai colleghi se ci dovessimo sentire sopraffatti. Chiedere aiuto non è segnale di debolezza e soprattutto non dobbiamo pensare di dover essere infallibili per forza e di non aver bisogno di aiuto
- Cercare di stare insieme agli altri, provando a discutere non solo dell’evento traumatico ma ad esempio di libri, musica, politica o anche solo del tempo. Allenarsi a questo può sicuramente ridurre il rischio di isolamento e aiutarci a rivivere esperienze spiacevoli
- Concentrarsi sui punti di forza e sulla propria capacità di affrontare le situazioni, cercando di non colpevolizzarci troppo per il nostro stato ma anzi, usando compassione e comprensione verso di noi
Non si tratta di nulla di magico ma la pratica costante può davvero fare la differenza.
Noi tutti abbiamo un livello di base della nostra tensione e stress che determina poi la nostra capacità di fronteggiare i ricordi spiacevoli e le difficoltà quotidiane ma se questo livello di base è già piuttosto elevato, il rischio di sfociare in livelli d’ansia elevati e persistenti è alto.
Non occorre applicarli tutti e tutti insieme ma si può partire sperimentando gli effetti di ciascuna pratica su di noi, scegliendo magari di iniziare con quelli che ci sembrano maggiormente utili in quel determinato momento (ma soprattutto semplici da seguire). Poniamoci poi un limite di tempo di almeno una settimana, in cui verificheremo i progressi fatti e magari decideremo di adottare alcuni accorgimenti.
Tali accorgimenti ovviamente non sostituiscono un eventuale percorso terapeutico con un professionista, in caso di necessità, ma possono essere un ottimo strumento per padroneggiare meglio la situazione, aiutando a diminuire i livelli generali di tensione e stress dovuti ai ricordi spiacevoli o eventuali difficoltà inattese. Mentre se il livello di base dell’ansia è elevato, anche un suo lieve aumento legato al ricordo traumatico potrebbe scatenare una crisi di panico o comunque un grande malessere.
Chi utilizza questi accorgimenti, non deve avere fretta e conviene vivere le cose giorno dopo giorno, dando importanza anche ai piccoli miglioramenti. Il viaggio può essere lungo. ma sicuramente ne vale la pena.
Bibliografia
Trattamento dei disturbi D’ANSIA, Guide per il clinico e Manuali per chi soffre del disturbo, G. Andrews – M. Creamer, R. Crino – C. Hunt, L. Lampe – A. Page