Come funziona il primo incontro gratuito?
Il primo incontro gratuito può essere definito come il cosiddetto “primo contatto” e può avvenire o di persona nel mio studio (tramite appuntamento) o inviandomi un messaggio tramite mail o via whatsapp.
Nel messaggio andrà indicato nome, cognome e motivo della richiesta con eventuale scelta del servizio a cui si è interessati.
Non trattandosi del primo vero colloquio di inquadramento, non si potranno ovviamente approfondire le tematiche riportate ma avrò cura di rivolgerti le domande necessarie affinchè possa avere una prima panoramica della situazione.
Tale contatto ha in sè le caratteristiche di un colloquio ma non va confuso con il colloquio psicologico vero e proprio (che sia il primo o uno dei seguenti), il quale differisce per finalità, tempistiche e modalità. La durata del primo incontro/contatto non durerà più di 20/30 minuti massimo e le sue finalità sono quelle di una prima conoscenza reciproca che servirà da parte mia ad accogliere attentamente la tua domanda e da parte tua ad ottenere una serie di informazioni preliminari. Al termine del primo contatto, si potrà procedere nel fissare un appuntamento o presso il mio studio o per una prima seduta on-line.
Le spese che sosterrò per le sedute psicologiche sono detraibili come le spese mediche?
Sì: in quanto professionista sanitario, lo psicologo emette ricevute senza IVA che possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi (quando eroga prestazioni sanitarie, come nel nostro caso).
Dal 2016 è lo psicologo stesso a notificare all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute presso il suo studio dai suoi clienti/pazienti, attraverso il cosiddetto Sistema Tessera Sanitaria (TS), a meno che questi non chiedano espressamente di non inviare i dati relativi alle loro fatture perché non sono intenzionati a detrarre questa spesa.
Quanto dura un percorso psicologico? La sua durata è prevedibile?
Il cambiamento è sempre graduale e personale. Anche nell’ipotesi di poter fissare una data X per la fine del percorso questo non significherebbe che i cambiamenti avverrebbero in quella data, ma sarebbero sempre e comunque costruiti nel tempo e soprattutto monitorati insieme. Non starai male fino al giorno prima e poi bene quando scatterà il giorno X, per intenderci! 🙂
E se volessi interrompere?
Potrai interrompere il percorso o la singola seduta in qualunque momento.
Come si svolgono i colloqui psicologici?
I colloqui sono incentrati sull’approfondimento delle tematiche psicologiche e relazionali disfunzionali. Sono incontri della durata di 50 minuti circa, integrate, secondo le esigenze, da test e da tecniche psico-corporee (respirazione, tecniche di rilassamento, training autogeno) per allentare le tensioni muscolari e permettere maggiori possibilità di gestione ed elaborazione delle difficoltà presenti. Il primo colloquio psicologico ha come obiettivo principale la conoscenza reciproca: psicologo e paziente si scambiano inizialmente alcune informazioni relative alla conoscenza personale e alle problematiche principali che hanno motivato il paziente a richiedere la consulenza.
Primo e fondamentale scopo è quello di capire “chi è” il paziente e qual è la sua richiesta, più o meno esplicita.
Il secondo è quello di farsi un’idea rispetto alla possibilità che la persona che ha di fronte sia adatta al tipo di percorso terapeutico che gli viene proposto.
La raccolta anamnestica (la storia di vita del paziente) rientra anch’essa tra gli obiettivi del primo colloquio; anche se tutta l’attenzione dello psicologo sarà rivolta a cogliere la realtà psichica ed emotiva di colui o colei che gli siede di fronte e non solo i dati oggettivi di realtà. Quindi si procede all’analisi della domanda: l’obiettivo è quello di individuare con chiarezza la richiesta del paziente per poter indicare adeguati percorsi attraverso i quali sia possibile affrontare le difficoltà individuate.
Dovrò firmare qualcosa?
Assolutamente sì. I documenti che ti farò firmare saranno due: il consenso informato e il modulo della privacy.
Prima di rendere una prestazione professionale, lo psicologo ha l’obbligo di fornire alla persona assistita una serie di informazioni volte ad acquisire il consenso informato al trattamento sanitario (obbligatorio per i soli professionisti che effettuano prestazioni sanitarie o che svolgono attività di natura clinica) e il consenso informato al trattamento dei dati personali (obbligatorio per tutti i professionisti). In tal modo mi impegnerò a garantire la piena tutela della tua privacy e soprattutto la tua completa conoscenza di tutti gli aspetti legati al tipo di lavoro che si andrà a fare insieme e alle modalità con cui il tutto avverrà, in modo da renderti parte attiva del percorso.
