I ritmi della vita quotidiana, nel lavoro come a casa, sono spesso estremamente frenetici e stressanti. Si vive nel timore di non fare mai abbastanza, cercando di raggiungere un obiettivo dietro l’altro, pensando e rimuginando su cosa o come avremmo dovuto fare in maniera migliore e più efficiente. In tali circostanze siamo sicuramente “disconnessi” dalla realtà del presente che stiamo vivendo. Perdendo il contatto profondo con il nostro corpo e la nostra mente, perdiamo il contatto con noi stessi. Si attivano dunque una serie di meccanismi che sono avvertiti dal cervello come una condizione essenzialmente di pericolo da cui esso si difende con l’attivazione di quelle funzioni neurovegetative che normalmente vengono utilizzate in situazioni di fuga (flight) o di attacco (fight): accelerazione cardiaca, aumento del ritmo del respiro che diventa più corto e alterato, aumento della tensione muscolare e dello stato di allerta. E’ questa condizione di disagio psico-emotivo la causa principale dell’insorgere del sintomo. Ma proprio per questo motivo la sofferenza avvertita può diventare un’opportunità per riflettere e rivisitare il proprio stile di vita. In una condizione psicologica di stress acuto troppo frequentemente mettiamo in atto risposte disadattive (distress) che investono la sfera emotiva, cognitiva e comportamentale e che conducono velocemente a reazioni patologiche. Bisogna essere capaci di attivare risposte positive allo stress (eustress) che possano condurre sia ad un adattamento parziale o che ad una modificazione dell’ambiente stesso.
La sintomatologia classica correlata ad una situazione di stress acuto è caratterizzata da:
- Rigidità dei muscoli del collo e delle spalle.
- Tensione dei muscoli della mandibola e della fronte.
- Cefalea muscolo- tensiva.
- Extrasistolia. tachicardia.
MINDFULNESS
- La mindfulness è una tecnica o pratica volta alla riduzione dell’ansia e dei pensieri automatici attraverso l’acquisizione di una consapevolezza sull’ hic et nunc della propria vita, essa tende a sviluppare un’attenzione “curiosa” e costante sul presente, impedendo alla mente di farsi condizionare da esperienze passate negative o dalla paura di un futuro angosciante, attribuendo quindi valore e senso all’attenzione consapevole del momento attuale vissuto. Questa pratica non è per tutti, presuppone infatti costanza, impegno, allenamento continuo al fine di ottenere un’attenzione consapevole sul proprio presente, l’unico momento da ognuno posseduto. Non è quindi una tecnica volta direttamente al rilassamento anche se questo si rivela esserne un beneficio secondario.
Perché questa pratica favorisce un benessere psicofisico?
Si parte dalla considerazione che la causa della sofferenza consista nel rifiuto delle emozioni avvertite come negative e da un coinvolgimento totale con queste emozioni e pensieri negativi, al punto di identificarsi con tali stati d’animo. Identificarsi con i pensieri porta a reagire ad essi e non a trovare soluzioni positive, efficaci. Infatti esercitando un controllo sui pensieri negativi (o cercando di evitarli) si ottiene l’opposto, cioè di trattenerli; se si accolgono con equilibrato distacco ecco che essi si dissolvono. Il percorso di mindfulness dura circa 8/10 incontri e prevede una pratica quotidiana a casa. La mindfulness è composta da pratiche informali (cioè il prestare attenzione in modo consapevole ad alcuni gesti quotidiani) e pratiche formali, tra queste troviamo: - Meditazione
- Osservazione del respiro
- Body scanner
- Mindful eating
- Meditazione camminata
- Yoga
TRAINING AUTOGENO
Il training autogeno è una tecnica di rilassamento che agisce contemporaneamente su corpo e mente. Grazie a questa duplice azione può essere utile per diverse situazioni come gestire lo stress, l’ansia da prestazione, migliorare il sonno, la concentrazione e l’autostima, alleviare disturbi psicosomatici di varia natura, diminuire tensioni e nervosismo, favorire il riconoscimento e la gestione delle emozioni. L’obiettivo è quello di imparare la tecnica in modo da riuscire poi ad applicarla autonomamente.
Per apprendere questa tecnica sono necessari solo 8-10 incontri, in ognuno dei quali si impara uno specifico esercizio per rilassare un determinato gruppo muscolare imparando a concentrarsi sul corpo e liberare la mente dai pensieri.
Rilassamento
Gli esercizi che si impareranno sono i seguenti:
- Rilassamento muscolare ed esercizio della calma
- Pesantezza
- Calore
- Cuore
- Respiro
- Plesso solare
- Fronte fresca
Dopo questi incontri ce ne sarà uno per verificare l’apprendimento della tecnica e si potrà
decidere se apprendere anche gli esercizi aggiuntivi oppure provare la tecnica delle visualizzazioni guidate. Anche queste vanno create e utilizzate a seconda degli obiettivi desiderati.
Potrete scegliere di svolgere questi percorsi a livello individuale (su misura per voi e ritagliati al vostro specifico caso) o in gruppo (nell’ambito di incontri già organizzati e promossi da me) o sarò io stessa a proporli nell’ambito di un percorso già in atto, se ritenuto necessario al fine del raggiungimento degli obiettivi concordati insieme e quindi inseriti in un lavoro più ampio.
